Nel bambino oltre a proporci gli stessi obiettivi terapeutici dell’adulto, interveniamo per prevenire o intercettare i disallineamenti dentari e le deviazioni di crescita del mascellare superiore ed inferiore.
Nell’età dello sviluppo infatti, possiamo agire sulle basi scheletriche che sostengono i denti, stimolandone o frenandone la crescita. Nel bambino a differenza dell’adulto, si possono correggere nella maggior parte dei casi senza far ricorso alla chirurgia ortognatica, disproporzioni scheletriche anche importanti che sono alla base di alterazioni estetiche e funzionali.
Le cause di molte malocclusioni vanno ricercate nella genetica del paziente, ma alcune si sviluppano a causa di fattori locali e nella maggior parte dei casi, entrambi i fattori possono associarsi.
Atteggiamenti atipici della lingua e le abitudini viziate (succhiamento della lingua, del dito, del ciuccio) possono produrre interferenze negative sui mascellari in via di formazione influendo pesantemente sulla morfologia del sistema dentale.
Una volta che la deformazione dento-scheletrica è avvenuta, è essa stessa a fornire l’ambiente locale capace di mantenere atteggiamenti di tipo disfunzionale, venendo così a creare un circolo vizioso. Qualora ciò dovesse accadere dovremo, al contempo, modificare la forma alterata e rieducare il paziente disfunzionale onde evitare sicura recidiva dopo il trattamento.
Il momento migliore per iniziare il trattamento delle malocclusioni dipende dal tipo e dalla gravità di esse; oggi in ogni caso tendiamo a trattare precocemente quelle in cui è presente un difetto di tipo scheletrico che potrebbe aggravarsi con la crescita, per questa ragione, l’età più indicata per una prima visita riteniamo sia quella dei 4/5 anni.
La durata del trattamento è variabile a causa del continuo sviluppo scheletrico e della dentatura, vengono alternati periodi di trattamento ad altri di attesa.
Il trattamento ortodontico non è doloroso, potrebbero esserci noiosi disagi nei giorni successivi all’applicazione dell’apparecchio o alla sua attivazione periodica, fastidi che andranno ad attenuarsi nel tempo fino alla loro totale scomparsa.
Nell’adulto ci occupiamo dei difetti del sorriso provocati dal disallineamento dei denti e delle patologie funzionali legate alla muscolatura masticatoria, alle articolazioni temporo mandibolari ed alle malocclusioni. Molto spesso le malocclusioni sono sostenute da difetti scheletrico strutturali a carico delle ossa mascellari che impediscono al solo intervento di allineamento dentale di raggiungere pienamente l’obiettivo correttivo: ovvero il miglioramento dell’estetica facciale e della funzione masticatoria. In questo caso dobbiamo far ricorso alla Chirurgia Ortognatica (Maxillofacciale) che non eseguiamo presso il nostro centro ma abbiamo avviato già da tempo collaborazioni con strutture pubbliche e private della zona. La durata del trattamento è variabile e può andare da pochi mesi fino a due o tre anni a seconda del caso clinico.
La diagnosi di malocclusione viene fatta attraverso uno studio del caso che ci consente una corretta programmazione del piano di trattamento il quale, nel caso del bambino, verrà esposto possibilmente ad entrambi i genitori. FOTO
Un trattamento ortodontico correttamente eseguito, si conclude con l’applicazione di sistemi di contenzione, l’obiettivo è quello di favorire la stabilità a lungo termine del risultato ottenuto. Ciò nonostante possono esserci nel tempo, una volta interrotta la contenzione, recidive che alterano molto marginalmente il risultato ottenuto. Talvolta, invece, queste complicanze possono essere tali da richiedere piccoli interventi di riallineamento o di ottimizzazione occlusale. L’eruzione dei denti del giudizio , ad esempio, potrebbe aumentare le possibilità di recidiva anche se in realtà, i fattori che influiscono,sono numerosi e complessi ; comunque è consigliabile l’estrazione degli stessi intorno ai 16/17 anni.